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Immagini del viaggio

giovedì 14 luglio 2011

Era una sera buia e tempestosa, almeno dentro di me a causa di chissà quale pietanza mal cucinata, una delle sere dell’agosto passato trascorse con amici su un’isoletta nel mar Tirreno. Costretto a letto dai vortici e i marosi che si susseguivano dentro di me -fuori la brezza di mare soffiava pacifica e fresca- ho iniziato a sentire lo stimolo, l’urgenza, di partire per.. un nuovo viaggio in bicicletta.
Complice di ciò fu un libro, che consiglio a tutti quelli che hanno l’idea di partire ma restano lì sul molo a guardare il mare e a pensare che è troppo mosso, o troppo freddo, o troppo buio, o troppo silenzioso; questo:
http://www.longanesi.it/scheda.asp?editore=Longanesi&idlibro=6967&titolo=IL+PACIFICO+A+REMI

I mesi successivi sono stati dedicati alla conquista di questo sogno, o viaggio se vogliamo chiamarlo così. Mesi che son serviti a trovare la forza di non lasciare questo viaggio solo un’idea, ad iniziare una seria (seria?? e ammettere che mi sono così divertito..) preparazione fisica, a presentarmi una sera nell’ufficio del mio capo con la mia miglior faccia tosta per lanciargli la proposta di sponsorizzare questo viaggio (..e proposta accettata!), a definire la rotta, contare i chilometri, scegliere le tappe, a fantasticare con la mente di essere già lì, e rifare tutto da capo ogni quindici giorni.
Per l’occasione ho dovuto trovarmi anche una nuova compagna di viaggio, per lei ci sono volute settimane di ricerche, valutazioni, confronti.. ed infine è arrivata, così a Natale finalmente è entrata in casa la mia nuova Scott S50!
L’inverno ci ha visti solcare le colline modenesi anche con la neve, ed ora che ripenso a quelle gelide uscite.. non ho mica nostalgia di quei giorni!

Nei mesi di preparazione mi sono spesso immaginato a pedalare da solo per l’Europa, in compagnia del rumore del vento e del mio ferro carico dei pochi bagagli, mi sono spesso visto fermarmi a dormire sotto qualche albero, o a cercare le provviste per il pranzo, o affrontare la pioggia senza fermarmi, solo con me stesso, e in compagnia di chiunque avesse avuto voglia di unirsi a me, anche solo per 1 chilometro. L’idea di questo viaggio è di attraversare sette Paesi cercando ospitalità e compagni di viaggio tra i colleghi dell’azienda multinazionale per cui lavoro, unico sponsor, e tra gli strani soggetti che popolano il mondo di www.couchsurfing.org, tra i quali per un mese mi mischierò.

Una sera di maggio, inaspettata, si è infine intrufolata lei.

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