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lunedì 1 agosto 2011

...Ouch surfing!

Certo che e' proprio un universo bislacco quello del Couchsurfing.
Pedalando su lunghi rettilinei che condurranno alla meta del giorno, immancabilmente si incappa nell'interrogativo del giaciglio per la notte: sara' attinente alla descrizione sul profilo, o il nostro ospitante e' stato umile col suo baldacchino queen size o, peggio, troppo ottimista ed indulgente verso il suo zerbino a noi destinato?
In alcuni casi siam stati incredibilmente fortunati ad incontrare persone che, fidandosi, ci hanno lasciato pieno possesso dei loro curatissimi e accoglienti chalet.
Casetta dopo casetta, cosi' variegate, cosi' singolari, ci resta sempre come unico denominatore la quasi impercettibile sensazione di essere "ladri di fiorellini", innocui occupanti notturni le cui uniche tracce che abbiam scelto di lasciare sono: l'acqua nei sottovasi delle piante assetate, invitanti prugnette raccolte lungo la strada sistemate a mo' di centrotavola, e un sentito biglietto di ringraziamento.
In altri casi invece la fortuna ci ha baciati un po' meno.. E siamo stati accolti su pavimenti appena rivestiti da minimi strati di gommapiuma (+ piuma e - gomma) o da scomodi materassi sotterrati da fiumi di disordine e montagne di polverosita', trincerati tra il divano del salotto e il termosifone. Ed e' proprio da queste ultime esperienze che siamo stati ispirati a coniare il nome, riconosciuto e verificato gia' dall'accademia della crusca, per il sottogruppo dei più scalcinati ospiti che vi garantiranno i più accartocciati risvegli..: Ouch-surfing!

1 commento:

  1. Simpatici gattini del piffero che si rifacevano le unghie sui vostri sacchi a pelo ne avete trovati?

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